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Nella legislazione tecnica italiana l'elemento manutenzione, inteso quale operazione volta a ripristinare la condizione di svolgere la funzione prevista, compare nella Legge n. 46/1990. In realtà, solo nel 1994, con la Merloni, il concetto viene delineato con precisione. Da quel momento in poi la manutenzione assume un ruolo sempre crescente nell'ambito delle opere pubbliche e per al sicurezza degli impianti fino all'ultimo disposto di legge, le Norme Tecniche per le Costruzioni, il cui la manutenzione diviene un obbligo esteso anche ai soggetti privati. La manutenzione non è una semplice operazione tabulare o di check-list: l'opera deve essere progettata anche in funzione della manutenzione. Per poter conseguire tale approccio è necessario conoscere le dinamiche di degrado dei materiali e dei componenti al fine di poter ragionevolmente prevedere il loro comportamento nel tempo, l'interazione fra le parti e l'interazione con l'ambiente e l'utente. Una tale condizione richiede conoscenze specifiche nel campo dei materiali, strutturali e non, e nel campo impiantistico. Il presente testo, in particolare, inquadra la manutenzione quale risultato delle dinamiche di degrado dei materiali.